Il GPL è un gas composto in prevalenza da Propano e Butano miscelati con percentuale variabile tra il 40 e 60 %. E' caratterizzato dal fatto di essere poco inquinante in quanto non contiene piombo ne benzene. Possiede ottime caratteristiche di anti-detonanza quindi non necessità di additivi.
Il numero di ottani del Propano è di 111 mentre per il Butano è di 103, contro i 95 ottani (al massimo) della Benzina Verde.
A pressione e temperatura atmosferica si presente allo stato gassoso, appena viene sottoposto a pressioni non molto elevate e/o basse temperature passa allo stato liquido.
Grazie a tutte queste caratteristiche il GPL si rivela essere un combustibile con una notevole versatilità, viene usato in campo agricolo, industriale, civile e per l'autotrazione.
Schema e componenti
SE - Serbatoio
MU - Multivalvola
EL - Elettrovalvola
MI - Miscelatore
SL - Sonda Lamda
CE - Centralina
CO - Commutatore
esempio:Impianto a GPL iniezione sequenziale gassosa
serbatoio cilindrico e toroidale
Nel serbatoio viene immagazzinato il GPL allo stato liquido.
I serbatoi devono essere in grado di sopportare la pressione di 45 BAR.
Per ogni gruppo di cento serbatoi prodotti, uno viene sottoposto alla "prova di scoppio". Lo "scoppio" del serbatoio sottoposto a test deve verificarsi ad una pressione superiore a 100 BAR, se questo non accade l'intero lotto di cento serbatoi viene scartato. Considerando che il GPL è immagazzinato ad una pressione di pochi BAR (15 bar a 50° centigradi) è evidente che per garantire la massima sicurezza le caratteristiche del serbatoio sono altamente sovradimensionate. Il serbatoio è costituito da acciaio trattato termicamente dello spessore di 3 - 4 mm in grado di mantenere inalterata la propria forma in caso di incidente anche deformando le lamiere della vettura su cui è installato, in quanto più sottili.
Per contenere il livello di pressione del GPL all'interno del serbatoio la legge dispone che la quantità immagazzinata non possa superare l'80% del volume del serbatoio stesso (a controllare questo provvede la multivalvola).
In commercio esistono serbatoi di varie forme e dimensioni, la forma classica è quella cilindrica, negli ultimi anni sono particolarmente richiesti i serbatoi a forma toroidale il cui alloggiamento è il vano destinato alla ruota di scorta (che può essere messa altrove oppure sostituita dal ruotino o dal KIT Riparagomme).
E' un componente molto importante che svolge più funzioni:
consente il caricamento del serbatoio con il GPL proveniente dal bocchettone di carica posto all'esterno del veicolo;
limita il livello di carica all' 80% della capacità del serbatoio mediante un galleggiante che al raggiungimento del limite consentito blocca l'afflusso di carburante;
preleva il carburante dal serbatoio mediante un tubo "pescante";
rileva il livello di carica del serbatoio, lo mostra su una scala graduata ed eventualmente lo comunica ad uno strumento posto all'interno del veicolo;
mediante due rubinetti consente di bloccare il flusso di carburante dal bocchettone di carica e/o verso il motore isolando il serbatoio dal resto dell'impianto;
in caso di rottura di una tubazione blocca le fughe di gas mediante la "valvola di eccesso flusso" posta nel condotto che porta il carburante verso il motore evitando la repentina uscita del GPL dal serbatoio.
in caso di innalzamento della pressione nel serbatoio tramite una valvola di sovrapressione provvede a scaricare con un flusso controllato il GPL presente nel serbatoio all'esteno.
una valvola termofusibile in caso di innalzamento della temperatura oltre i 120 gradi centigradi apre un bypass evitando lo scoppio del serbatoio.
elettrovalvola per la benzina
elettrovalvola per GPL
Serve a regolare l'afflusso di carburante al motore.
Quando si seleziona l'alimentazione a benzina occorre bloccare l'afflusso di GPL e viceversa. A tale funzione provvedono una o più elettrovalvole.
Nelle autovetture a carburatore sono necessarie 2 elettrovalvole (una per il GPL ed una per la benzina)
Nelle autovetture ad iniezione è necessaria una sola elettrovalvola, quella per il GPL, poiché l'afflusso di benzina è inibito elettronicamente agendo sugli iniettori.
L'elettrovalvola del GPL svolge altresì una funzione di filtro in grado di trattenere eventuali corpi estranei al carburante.
Ha lo scopo di consentire l'evaporazione del GPL affinché raggiunga il motore a temperatura e pressione ottimale.
Al fine di svolgere tale funzione il riduttore-vaporizzatore è richiesta una notevole quantità di energia termica (per riscaldare il GPL che si trova allo stato liquido) pertanto è attraversato da una derivazione dell'impianto di raffreddamento del motore. Nel riduttore-vaporizzatore troviamo un insieme di molle e membrane che auto-regolano meccanicamente il suo funzionamento.
A causa della particolare delicatezza del sistema meccanico che ne regola il funzionamento è opportuno provvedere a:
1) una ulteriore regolazione dopo 1000-2000 Km dalla sua prima installazione
2) un controllo/revisione almeno ogni 30.000 Km.
Dispositivo in grado di miscelare il GPL con l'aria fornendo al motore una miscela con la giusta quantità di GPL ed aria tale da rendere efficiente il rapporto prestazioni / consumi.
Esamina i gas di scarico e fornisce le informazioni ad una centralina elettronica per il corretto dosaggio delle quantità di aria e carburante.
Elabora i dati che riceve da vari sensori (tra cui la sonda lamda) ed indirettamente agisce sul miscelatore per dosare continuamente la quantità di aria e carburante.
Consente al guidatore, dall'interno della vettura, di scegliere il tipo di carburante.
Per evitare ingolfamenti la commutazione deve avvenire senza che i due carburanti affluiscano contemporaneamente al motore.
Il commutatore è spesso associato ad una componente elettronica che provvede al distacco degli iniettori ed a regolare automaticamente la commutazione.